mercoledì 21 agosto 2013

Le mie vacanze in solitaria


Sono andata a Gabicce per un nuovo  esperimento: vacanze da sola. Ho scelto un paese che mi piacesse, che un po’ conoscessi da riuscire a gestire tranquillamente come prima volta


Alla mattina  solitamente mi alzavo   verso le 6.00, non era la sveglia del cellulare a suonare generalmente impostata alle 9 ma il mio corpo chiedeva di andare a vivere ed è ben diverso dal  farlo per dovere. Me la svignavo per il lungomare senza musica, nessun pensiero da sopprimere. Musica e tv hanno fatto una comparsata irrilevante ero troppo impegnata con “Kafka sulla Spiaggia”  e a sbellicarmi dalle risate con Ammaniti "Che la festa cominci".
Passeggiate, giretti in bici, tanti bagnetti, pennichelle sotto l’ombrellone….
Non ero dominata dal tempo ne ero complice, avevo voglia di fare una cosa la facevo, non dovevo dipendere da niente e nessuno. L’avventura doveva durare 4 giorni e poi eventualmente ripetersi. Sono stati in diversi a dirmi "io non riuscirei mai a stare da solo" beh ecco io sì, oppure a dirmi “vieni con noi” no grazie ho voglia di essere egoista, di pensare solo a me stessa e il risultato è che sono stata davvero bene  tanto più che ho prolungato la mia permanenza a una settimana.




Caronte


 Gabeach








Cartolina


Gradara



Gabbici


Note  da segnalare:

Telefonata con mia mamma


                 Lei : cosa fai stasera?
                 Io: faccio un giretto e poi torno in hotel
                 Lei: hai conosciuto un “butel”? 

Al posto di hotel ha capito butel (ragazzo in dialetto), già me la figuravo presa nel ricamare le iniziali sulle federe, chissà che film si è fatto sulla mia vacanza LOL


venerdì 2 agosto 2013

Miss Pedalina





Mi è sempre piaciuto andare in bicicletta, forse perché fin da piccola è stato il mezzo più frequentemente utilizzato per evitare mio padre alla guida dell'auto.
E' da un po' che  mi cimento seriamente con le due ruote senza motore con un usato di almeno vent'anni   regalato a papà dopo che si era bevuto la patente. A volte lo faccio per smaltire lo sforzo del mio pseudo running, altre per risparmiare benzina, altre ancora perché ho voglia di andarci. Ogni tanto perdo i pedali, non perché si staccano ma perché sembrerebbe che le mie gambe vadano più veloce di quanto lei permetta.
Mi sta abbandonando, la sento chiedere clemenza, non ha il cambio e fatica a reggere medie di 20 km/h ma se tutto va bene andrà in pensione molto presto.
Incrocio molte persone, spesso le stesse, mi chiedo cosa penseranno di me con il mio  mezzo di fortuna nel vedermi pedalare così forsennatamente  senza alla fine andare da nessuna parte "ma non sono più preda".

Sono prorio un bel vedere.