domenica 26 gennaio 2014
martedì 14 gennaio 2014
Volere e potere
Mi sono comprata una macchina fotografica un po' più seria della mia compatta. Non che quest'ultima non lo sia, il mio blog è testimone di foto che io ritengo splendide, ma ho voglia di sperimentare su altri campi che lei non permette.
Volevo comprarla e potevo permettermela. Attenzione per me volere non è potere.
"Volere è potere" esiste solo nei sogni per farvi perdere tempo a raggiungerli, se mai ci riuscirete.
Sogni: "immaginazione vana, fantastica, di cose irrealizzabili" sarà per questo che credo di non averne?
Fin da piccola quando la maestra faceva fare il classico compitino su quale ambitissima professione avremmo voluto praticare da grandi, io non ne avevo la più pallida idea. Ero troppo impegnata ad essere bambina per pensare a cosa sarei diventata da adulta. Questa assenza di immaginazione sul futuro " lavorativo", perché alla fine tutto si riduce a questo purtroppo, credo mi abbia aiutato a vivermi il presente.
Il potere è tale solo quando siamo consci di ciò che è alla nostra portata.
Il volere è tale quando è realizzato oggi, il domani è troppo lontano per sapere che ci piaccia ancora, per questo amo l'incoerenza.
Ora devo solo studiare e applicarmi, magari scopro che ho fatto un pessimo investimento ma almeno non avrò speso tempo nella realizzazione di un'utopia.
venerdì 10 gennaio 2014
Alla mia
Io sono strana, il mio corpo è strano e anche le malattie vanno di pari passo.
Mentre i più prendevano la mononucleosi, io come virale mi differenziavo con il citomegalovirus.
Poi c'è stata la pitiriasi rosea di Gibert conosciuta solo dai fans di Elio e Le Storie Tese.
Altre ancora più rognose e dolorose che ho comunque fronteggiato.
Ho cambiato anche medico di base nel corso degli anni perché preferisco mandare a fare in c...o che portare pacchi dono per avere un servizio decente che dovrebbe essermi garantito.
Ad ottobre ho scoperto di avere dei noduli al seno.
Le opzioni erano due:
- fregarmene e andare avanti
- approfondire ed affrontare
in entrambi i casi non era contemplata la passività.
Ho scelto la seconda, ho prenotato la visita e ho cercato per quanto possibile di non farmi condizionare da questo fatto nei giorni successivi. In realtà ti tocca comunque, ero combattuta fra lo schifo nel sentirli al tatto e il desiderio di palparmi nuovamente con la falsa speranza di non trovarli.
Così mi ritrovo nella sala d'attesa di un centro medico e mi sento un gratta e vinci.
Penso che miglior paragone non ci sia per descrivere quel momento, mammografia ed ecografia decreteranno la mia vincita nel bene o nel male.
I miei sono benigni e al momento richiedono solo di essere controllati periodicamente.
"Vivi e muori in questo giorno"
Oggi mi sono trovata a leggere casualmente due blog con in comune il dolore, la malattia:
- uno di una ragazza che scrive da anni le stesse cose, cambiano solo le date. Si lamenta del continuo mal di schiena ma non prende in considerazione le cure che le sono state suggerite anche solo per attenuarlo
- l'altro di una donna che passando per terrore, dolore, stanchezza arriva a scrivere: "faticando a ammetterlo a me stessa, e poi agli altri, sono riuscita a guardarmi allo specchio e dirmi che il cancro è stata anche una opportunità di vita".
Trova le differenze.
Io penso che una brutta malattia sia il piangersi continuamente addosso perché si è vittime di se stessi.
(la birra della foto è stata bevuta post visita)
giovedì 9 gennaio 2014
Shopping terapeutico
Sabato scorso ho deciso di andare in un negozio qui vicino a casa per vedere se trovavo qualcosa con i saldi.
Vado così come sono, easy, pantaloni da ginnastica, felpa e per comodità sono senza reggiseno tanto ho il giubbotto e mica devo uscire dal camerino per fare la sfilata.
Pessima idea.
Arrivo casualmente contemporaneamente a mia sorella ed ai miei nipoti detti anche gnagnari, neanche se ci fossimo messi d'accordo saremmo stati così in sincro.
Prendo qualcosa e vado in camerino a provarlo, con me entra gnagnara media della bellezza di tre anni (da qui in poi GM).
Tolgo il giubbotto e ne scaturisce questa conversazione:
GM: Che maglia hai?
Io: Una felpa
GM: A me sembra una maglia del pigiama
Io: No, è una felpa
GM: Io la uso per andare a letto
Tolgo la felpa, sotto indosso una canottiera in microfibra di quelle belle fascianti (lo specifico come attenuante)
GM: Che tettine piccole che hai
Io: Eh già
GM: Come le mie
Io: -.-"
finalmente ho capito perché dicono che lo shopping sia terapeutico LOL
Per la cronaca ho comprato una felpa
(post con la sola pretesa di strappare un sorriso come a me ha fatto)
sabato 4 gennaio 2014
Castel San Pietro - Ponte Pietra
Foto del 01/01/2014
Come inaugurare l'anno alzandosi dal divano: corsetta mattutina e nel pomeriggio escursione nella mia città.
Il cielo su Verona
Tre metri sopra al cielo
Come inaugurare l'anno alzandosi dal divano: corsetta mattutina e nel pomeriggio escursione nella mia città.
Il cielo su Verona
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