giovedì 20 marzo 2014

Zero tituli



Credo di essere stata trasparente con l’apertura di questo blog  rivelando il mio passato da tifosa  ma evidentemente è più bello far finta di scoprire ciò che è palesemente scritto da me.
Non rinnego quello che è stato, avrei potuto cancellare tutto ma invece penso sia un buon metro di misura, io la bava alla bocca l'ho fatta per questo conosco molto bene questo genere di comportamento, solo che a differenza di chi nega davanti all'evidenza ne ero conscia. 
Ben venga se ora mi si da della fallita perché ho smesso di idolatrare, non sapete quanto bene si sta a pensare esclusivamente a se stessi.
A parte il discorso che siamo 7.000.000.000 di persone e se la giocano in 20 il campionato  del mondo, e già qui ce ne sarebbe da dire, qualche domandina me la pongo.
 Chi continua  a dare agli altri degli invidiosi o rosiconi  si sta laureando in giurisprudenza o in teologia? Gli avvocati fedeli che mi vengono a dire zero tituli  nelle bacheche di casa tengono gli abbonamenti a sky o la tessera del fan club? 
Cosa dovrei invidiare? Il fatto di non fare un passo senza avere una folla alle calcagna? Che a dirla tutta questa cosa fa  a cazzotti con quel "vivi e lascia vivere" che tante amate. 


Domenica inizia la motogp e ci tenevo a dirvi dal profondo del cuore che sostanzialmente NON ME NE FREGA NIENTE e per me quei tituli non valgono nulla.

Buona visione, a me quell'ora fa la differenza. E' sempre questione di tempo ;) 


martedì 18 marzo 2014

Tempo


A 18 anni mentre prendevo la patente  feci una guida esclusivamente sulla partenza in salita, non riuscivo a farla. Più non mi riusciva di partire in salita e più l'istruttrice si inalberava, più lei si adirava e più a me non fregava nulla. Entrambe venivamo da una giornata difficile ed entrambe siamo tornate a casa con la luna storta. 
Wow riuscire a spegnere un diesel non è da tutti.
La lezione successiva ero praticamente nata per le partenze in salita e  non perché l'avessi riprovata con qualcuno, con mio padre era meglio non salire in macchina e da  mia madre non c'era  niente da imparare al volante, ma perché ero tranquilla e non stava urlando nessuno, avevo solo bisogno del mio tempo e della voglia di farlo.

Ieri correndo per 15 km mi sono ricordata di questo fatto.
Era un po' che non andavo per una lunga distanza, il mio best è fermo a 17 km. Sono partita con l'intenzione di andare oltre i 6 km e ne ho portati a casa più del doppio con sommo piacere.
Non venivo da un giorno di riposo, quello precedente ho fatto il mio personal best sul nuoto ma avete presente quando si sta bene?!? 
Ecco ieri stavo bene, certo il naso continua a gocciolare, ma è quel bene dove io mi sento (per quanto si possa) padrone del mio tempo, dove il tempo dedicato ad  una determinata cosa lo assaporo fino all'ultimo secondo.
Sì, ieri mi sono goduta i miei 15 km.
Ultimamente mi capita sempre più spesso di sentimi così bene.

"Il tempo è la cosa più importante: esso è un semplice pseudonimo della vita stessa"