Da bambina ai pranzi di Natale mi compravano con una barbie, ne avevo di tutti i tipi: barbie ballerina, barbie in bicicletta (non era una rockrider), barbie rockstar… mentre ad attendere mio padre c’era una buona bottiglia di vino. Ad un alcolizzato del resto cosa puoi regalare? Si andava a casa degli zii, erano loro a spacciarsi da babbo natale. Erano loro a mettere in piedi un teatrino dove si fingeva di avere una persona sobria a tavola che si sarebbe messa alla guida con tutta la famiglia dopo tre ore con la pancia piena e un tasso alcolico da ritiro patente. Non è questa l’ipocrisia del Natale? Tutti assieme appassionatamente. Sono passati secoli da quei pranzi, appena messo un po’ di giudizio presi le distanza e preferii starmene a casa senza tanti eccessi e senza tante finzioni, anche gli inviti smisero di arrivare perché il giudizio si esprime a voce alta. “E’ natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre più intermittenti. Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese” (Charles Bukowski)
Giovedì scorso a nuoto mi hanno chiesto se intendo rinnovare
il corso di gennaio, il che significherebbe
doverlo pagare nel giro di una settimana.
Buona parte dei miei compagni di corso si è lamentato per la
richiesta di versamento così anticipata
rispetto ai mesi scorsi. A parte che non faccio da banca, quello che mi
irrita di più è essermi ritrovata nell’ultimo
periodo a condividere l’istruttore con altri corsi quando
ogni corsia ne prevede uno.
Il personale ridotto è causa della crisi, dicono, ma non
vedo perché se riduci un servizio io
debba continuare a pagarlo per intero quindi con l’anno nuovo saluto tutti e
riprendo a fare nuoto libero.
Visto e considerato che l’idrofobia me la sono lasciata alle
spalle e che nuoto come uno squaletto,
posso permettermi di spendere meno e affondare di più in solitaria alla
faccia di chi mi ripete che spesso pagare un corso significa avere la costanza
di andarci e si adegua a tutto. Io ho la voglia di nuotare che è altra cosa.